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Eventi

Notizie dal network Ristoranti Che Passione

  • cinema in cantina paladin

    Vi invitiamo a un serata unica e speciale presso Casa Paladin, partner della guida Guida Ristoranti Che Passione. Martedì 12 settembre, in via Postumia 12 ad Annone Veneto (VE) dalle ore 19.30 fino alle 22.30 verrà presentato il film LAST STOP BEFORE CHOCOLATE MOUNTAIN della regista Susanna Della Sala. Il film sarà proiettato in lingua inglese con sottotitoli in italiano alla presenza della regista. Trama: Sulle rive di un lago tossico, nell’aspro deserto della California, c’è un luogo dimenticato dal tempo: Bombay Beach. In questa terra desolata è nata una comunità dove l’arte riesce, nei modi più inaspettati, a guarire gli animi. Una matriarca britannica, un rapinatore di banche in pensione, un artista in fuga da Los Angeles e un principe italiano ci aprono le porte di un luogo magico, forse una via per una vita diversa.

  • The Queen of taste - 9/10 settembre 2023

    Sabato 9 e domenica 10 settembre Cortina d’Ampezzo ospiterà The Queen of Taste, il festival del gusto organizzato dall’associazione Cortina For Us e Chef Team Cortina in collaborazione con Globetrotter Gourmet. La manifestazione, che giunge quest’anno alla settima edizione, vuole mettere al centro della riflessione il ruolo della ristorazione di montagna, che diventa interlocutore privilegiato di coloro che si approcciano a vivere l’esperienza del territorio. Un’analisi che supera i confini regionali e che vedrà quest’anno la partecipazione di territori montani di altre regioni italiane ospiti. Lo Chef Team Cortina, professionisti ampezzani del gusto e anima della manifestazione, è composto oggi da nove realtà: Fabio Pompanin del Ristorante Al Camin, Luca Menardi di Baita Fraina, Luigi Dariz del Ristorante Da Aurelio, Michel Oberhammer di Ristorante Baita Piè Tofana, Carlo Festini di Lago Scin, Massimo Alverà della Pasticceria Alverà, Nicola Bellodis di Rio Gere, Graziano Prest del Ristorante Tivoli e Famiglia Bocus di Villa Oretta. L’attenzione al futuro della ristorazione, concetto fondamentale per gli organizzatori dell’evento, emerge anche dalla volontà di coinvolgere sempre più giovani chef emergenti tra gli ospiti e dalle attività proposte da Cortina For Us e da Chef Team alle scuole del territorio. L’anno scolastico appena concluso ha visto infatti gli studenti dell’istituto alberghiero e del liceo artistico Val Boite di Cortina coinvolti nel workshop GustArte, insolita storia d’amore tra un tavolo e una tavolozza tenuto dallo chef Roberto Piccolin del Ristorante Ariston, che ha offerto una grande opportunità di crescita e confronto ai giovani coinvolti. Per info e prenotazioni: thequeenoftaste.cortinaforus.it

  • tramonto in vite di Casa Paladin

    Immaginate il tramonto mentre sorseggiate i vini di Casa Paladin, partner della Guida Ristoranti Che Passione, abbinati ai cicchetti e fingerfood creati da Mariadesirèe di @desylovefood. Lo staff di Casa Paladin vi aspetta martedì 5 settembre dalle ore 18:30 alle ore 20:45 con degustazione di 5 calici presso i vigneti del Tempo della Vita in via Postumia, 12 ad Annone Veneto (VE).

  • Intervista a Fabio Pompanin, chef patron del ristorante Al Camin di Cortina

    Nel 2026, per la seconda volta nella storia, le Olimpiadi invernali si terranno a Cortina d’Ampezzo, sede designata dei Giochi insieme alla città di Milano: pur essendo famosa per i comprensori sciistici e il fascino innevato dei suoi panorami, tuttavia, la Regina delle Dolomiti si fa apprezzare appieno anche d’estate, quando è più agevole visitare i tre musei cittadini e, nelle giornate di sole, avviarsi lungo gli itinerari da percorrere all’interno del vastissimo territorio comunale, che comprende entro i suoi confini l’intero Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. L’orizzonte enogastronomico ampezzano è altrettanto ampio e vario, nonché facile da scoprire tramite la sempre più partecipata kermesse di “The Queen of Taste”, un festival gourmet che si terrà proprio questo finesettimana e valorizzerà la ricchezza della tradizione culinaria locale: tra gli chef del team c’è anche Fabio Pompanin, titolare del ristorante Al Camin di Cortina, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare.

    «Fabio, com’è nata la tua passione per la cucina? Ci racconteresti le tue prime esperienze?»

    «Da piccolo osservavo sempre mia mamma mentre cucinava, stavo ore ed ore accanto a lei ai fornelli: penso che tutto sia nato lì. Anche il territorio ha contribuito a darmi molto su cui lavorare, la montagna dopotutto offre molti doni: la selvaggina, i funghi che mio padre andava a raccogliere, i frutti di bosco, tutti gli ingredienti che fanno parte della nostra cucina tradizionale e che io personalmente vado a combinare senza tradire le mie radici ma guardando comunque alla contemporaneità, rivisitando il passato».

    «Cosa significa per te Queen of Taste

    «La manifestazione ha portato ad un aumento della qualità della ristorazione di tutta la vallata: noi organizzatori siamo un gruppo affiatato di nove chef che hanno a cuore la propria terra, e che sin dal principio volevano dare vita ad un evento che rappresentasse le nostre diverse professionalità e desse risalto ai prodotti della cucina locale. Nei primi tempi è stato difficile concretizzare le idee che avevamo, il passaggio dalla teoria alla pratica non è mai banale; di anno in anno però il festival ha aumentato la sua presa sul pubblico, e ci auguriamo che le prossime edizioni, compresa la settima che è ormai alle porte, confermino quest’accoglienza positiva sia da parte delle persone che del comparto mediatico.

    La giornata di domenica 10 settembre è dedicata al convegno “Il coraggio della differenza”, che si articolerà in una serie di discussioni in cui saranno sollevate le tematiche di maggior rilievo per il panorama enogastronomico d’attualità, con un interessante confronto tra la realtà ampezzana e quella calabrese. La giornata più divertente per me, però, è quella di sabato, in cui abbiamo pensato di organizzare un tour dei ristoranti della zona: da Villa Oretta alla Baita Fraina, dal ristorante Lago Scin al mio locale, con una dolce tappa conclusiva alla Pasticceria Alverà. In ogni tappa, della durata di circa 40 minuti, i visitatori troveranno gli chef patron e due chef ospiti; i trasporti sono tutti organizzati in anticipo e compresi nel prezzo del biglietto, che è già disponibile online».

    «Si può già trarre un bilancio della stagione turistica estiva di quest’anno?»

    «La ripresa post-covid si è ormai assestata, siamo contenti dell’afflusso turistico anche dall’estero; l’interesse mondiale si è risvegliato anche grazie alla vittoria del bando olimpico – e paralimpico. Come chef team siamo partner di Cortina For Us e Fondazione Cortina, per citare solo due delle molte partnership attive.
    Sia io che Graziano Prest del ristorante Tivoli siamo inoltre chef del CONI, e insieme abbiamo già partecipato a tre olimpiadi come chef di Casa Italia. La prima olimpiade invernale l’abbiamo svolta a Pyeongchan nel 2018, la seconda a Tokyo (nel 2020) e l’ultima a Pechino proprio l’anno scorso, in un’atmosfera ancora funestata dalla pandemia. Ci sono state molte difficoltà da superare, ma a prescindere dai limiti – nel reperimento dei prodotti, nelle possibilità di viaggio – siamo stati soddisfatti dell’accoglienza che hanno ricevuto i nostri piatti: soprattutto in Oriente capita di sentire la nostalgia dei sapori di casa ed è nostra responsabilità portarli in tavola. La prossima Olimpiade sarà invece Parigi 2024.

    Gli atleti frequentano Casa Italia dopo le vittorie, al termine delle gare: per la maggior parte delle occasioni, i nostri ospiti sono le alte cariche dello Stato, dignitari, giornalisti, ambasciatori. Se mi venisse chiesto non saprei proprio scegliere quale sia stato l’incontro più significativo, data la levatura sociale di tutti gli ospiti accolti. Quello che non bisogna dimenticare è che, in fin dei conti, al di là della fama c’è sempre una persona con un palato e dei gusti molto simili ai nostri: è una testimonianza di questo il piatto più apprezzato in assoluto, ovvero gli spaghetti al pomodoro! La convivialità di una tavola imbandita mette tutti d’accordo».

    «Venendo invece al menu del Camin, quali sono i consigli per il visitatore? C’è un piatto che metteresti in evidenza?»

    «Non saprei scegliere una portata fra tutte, a dir la verità. Consiglierei al turista di leggere con calma il menu e lasciarsi guidare dall’ispirazione del momento. Nelle proposte che facciamo teniamo conto della stagionalità degli ingredienti, per cui dall’autunno inizieranno a comparire la zucca, le castagne, il radicchio di Treviso, i carciofi; per quanto riguarda invece le tipicità, suggeriamo a colpo sicuro i casunziei oppure, andando sulla selvaggina, la tartare di daino con le nocciole, l’olio ai funghi e il tartufo nero e la tagliata di controfiletto di cervo servita con i lamponi, la cipolla rossa e i finferli».

    «Un’ultima battuta rivolta a chi volesse intraprendere la stessa carriera: che consiglio daresti ad un giovane iscritto all’alberghiero o agli inizi del proprio percorso professionale?»

    «Di non demordere. Anche i più grandi chef si sono trovati davanti a degli ostacoli nella loro carriera, è un passaggio fondamentale per la propria crescita personale. Noi del Camin poi ogni inverno attiviamo stage dai 15 giorni ai 3 mesi, la collaborazione con le scuole è sempre molto importante e fruttuosa: gli sbocchi lavorativi ci sono, e la perseveranza paga».

    Intervista a cura di Chiara Tomasella

  • garden white party

    Immaginate un'elegante cena servita nel giardino di un castello in cui il color Bianco sarà il tema portante della serata. Sabato 19 agosto alle ore 20.30 presso il Ristorante all'Antica Ala del Castello di Bevilacqua (VR), si terrà “Garden White Party” e si consiglia agli ospiti della serata di indossare un dress code White. In caso di mal tempo, la cena verrà servita nei saloni affrescati del Castello Bevilacqua. La cucina propone:

    • - Guazzetto di pomodorini tricolore con dress al basilico e burrata pugliese DOP;
    • - Calamarata di Gragnano con ragout di baccalà e olive leccino, cipolla di Tropea e spuma di caprino;
    • - Straccetti di spigola al lime su melanzana viola e patata speziata;
    • - Semifreddo al moscato dei Colli Euganei mantecato con mascarpone e pesca bianca.
    Gli chef del Castello Bevilacqua sono lieti di proporre menù alternativi per intolleranze, allergie, vegetariani e vegani, da segnalare al momento della prenotazione. Locale selezionato dalla Guida Ristoranti Che Passione. Costo della serata serata: 55 euro adulti e 30 euro per i bimbi di età compresa dai 4 ai 6 anni. Per info e prenotazioni chiamare il n. 0442 93655 o Whatsapp 392 4571146.

  • mare di stelle

    Una cena sotto le stelle dedicata alle crudità di mare. Lunedì 14 agosto alle ore 20 presso il ristorante Camaleonte di Alonte (VI) potrete assaporare abbinamenti creativi in un'atmosfera unica e particolare. La cucina propone questo percorso di degustazione:

    • - Capasanta, canestrelli, cavolfiore e uova di trota;
    • - Ostrica e patata affumicata;
    • - Gambero rosso, scampo, mazzancolla, liquirizia e zafferano;
    • - Seppia, calamaro, cocco e limone nero;
    • - Spaghetto con riccio di mare e anguria;
    • - Pagaro, ricciola, semi e frutta secca;
    • - Cioccolato, verbena e pepe.
    Locale selezionato dalla Guida Ristoranti Che Passione e cena 85 euro. Con abbinamento vini 100 euro a persona. Per info e prenotazioni chiamare al numero 389 4268395.

  • family extraperitivo

    Vuoi trascorrere una serata di festa nella splendida cornice del Giardino del Ristorante La Tavernetta di Eraclea gustando una cena a buffet mentre i bambini si divertono un mondo? Allora non puoi mancare al Family Extraperitivo di venerdì 11 agosto, l'aperitivo per grandi pensato per i più piccoli che dalle ore 20.00 troveranno attrazioni fantastiche come il trampoliere, truccabimbi, lo spettacolo con le bolle di sapone e mangiafuoco. Non mancheranno meraviglia e stupore! Locale selezionato dalla Guida Ristoranti Che Passione. Costo della serata serata: 30 euro adulti e 15 euro per i bimbi con buffet a loro dedicato e bevande incluse. Per info e prenotazioni chiamare il n. 0421 31609 o Whatsapp 334 854 1969.

  • calici di stelle a Barbarano Mossano

    Appuntamento il 10 agosto 2023 dalle ore 19 presso le piazze del paese di Barbarano Mossano (VI) con mostre, assaggi di vino, calice con sacche personalizzate e degustazioni dai ristoratori locali. Calici di Stelle è un evento ad ingresso gratuito con consumazione a tickets. Presenti lungo il percorso gli stand di alcune aziende vinicole del territorio, ad esempio vi consigliamo Tenuta Natalina Grandi partner della Guida Ristoranti Che Passione e La Pria. Per degustare gli ottimi vini degli stand bisognerà acquistare il calice con sacca che poi resterà proprio anche per gli anni successivi (costo del calice di cristallo con sacca 5 €) e si potranno acquistare i vari ticket di degustazione (2 €). 8 Aree Food con ristoratori locali tra cui vi consigliamo il Ristorante Ai Canonici di Barbarano Mossano (VI).

  • a tavola sotto le stelle

    La più classica e la più attesa notte dell’estate, in cui milioni di occhi si rivolgono al cielo, è certamente quella di San Lorenzo, la Notte delle stelle cadenti. Sabato 5 agosto alle ore 20.30 presso il Ristorante all'Antica Ala del Castello di Bevilacqua (VR), si terrà “Tavola sotto le stelle”, una cena all’aperto dal menù particolarmente stellare. Oltre alle creazioni degli chef del Castello, il programma della serata prevede un accompagnamento musicale intervallato da momenti poetici, che vi guideranno in un viaggio alla scoperta dell’universo. In caso di mal tempo, la cena verrà servita nei saloni affrescati del Castello Bevilacqua. La cucina propone:

    • - Caprese creativa ai tre pomodori;
    • - Scialatielli cacio e pepe con crudo di gamberi;
    • - Spaccato di salmone al miso su giardino di verdure croccanti con rondelle di patate al timo;
    • - Cheesecake ai fichi e amaretti.
    Gli chef del Castello Bevilacqua sono lieti di proporre menù alternativi per intolleranze, allergie, vegetariani e vegani, da segnalare al momento della prenotazione. Locale selezionato dalla Guida Ristoranti Che Passione. Costo della serata serata: 55 euro adulti e 30 euro per i bimbi di età compresa dai 4 ai 6 anni. Per info e prenotazioni chiamare il n. 0442 93655 o Whatsapp 392 4571146.

  • Intervista a Leandro Luppi, chef patron della Vecchia Malcesine

    Intervista a Leandro Luppi, chef patron della Vecchia Malcesine

    Il panorama gardesano vanta da sempre il favore del clima, la ricchezza della biodiversità, la meraviglia dei paesaggi che circondano il lago e l’atmosfera vacanziera che qui si respira soprattutto nei mesi estivi. Ai doni che la Natura ha dato al Garda si aggiungono anche i frutti dell’ingegno umano nel campo dell’enogastronomia, dove le materie prime locali vengono valorizzate e rese protagoniste di piatti dal sapore indimenticabile, ideati per rimanere in bilico fra la nostalgia del noto e del tradizionale e l’ebbrezza dell’innovazione, della scoperta. Pranzare o cenare alla Vecchia Malcesine significa questo: incontrare il Garda a tavola, lasciandosi stupire dalle portate dei menu Qcina e Classcs.

    «Com’è nato tutto questo, Leandro? Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della cucina?»

    «Conoscevo un ragazzo che faceva il cuoco all’interno delle navi da crociera, mi affascinava l’idea di viaggiare e visitare il mondo per lavoro. All’epoca non esistevano ancora i ristoranti d’alta classe da avere come modello, perciò ho scelto di frequentare l’alberghiero senza un’idea precisa di quello che sarebbe accaduto in seguito. Negli anni ’80 ho aperto il mio primo ristorante, da lì ho costruito passo passo le mie esperienze fino ad arrivare alla stella Michelin: non avendo dei parametri da consultare non ti saprei nemmeno dire che cosa sia stato ritenuto meritevole di questo riconoscimento, per cui lo interpreto a modo mio, come un’attestazione di valore rivolta al lavoro che qui facciamo a tutto tondo. Valutare il singolo piatto sarebbe riduttivo, no? La passione, la dedizione, l’impegno ci hanno portato a mantenere la stella per vent’anni, ma quello che facciamo di giorno in giorno è semplicemente cercare di soddisfare i nostri clienti. Se non mettessimo loro al primo posto, non avremmo modo di parlare d’altro».

    «Quali sono le sfide della contemporaneità che il ristorante si trova ad affrontare?»

    «Una tra le più impellenti è la crisi legata al clima, che modifica anche i sapori degli ingredienti con cui lavoriamo. La qualità dei prodotti è diversa: anche solo trovare un pomodoro che profumi di pomodoro è ormai diventato difficile. I tempi di maturazione della frutta e della verdura si sono alterati, l’intensità del gusto non è più la stessa, ci sarebbero molte considerazioni da fare in proposito. Credo che occorra una risposta globale per far fronte a questo tipo di criticità, ma anche il singolo ha il potere di chiedere un cambiamento: non utilizzare sempre le stesse materie prime, non voler mangiare sempre le stesse poche cose, espandere i propri orizzonti. Personalmente ho cercato di valorizzare il pesce d’acqua dolce nella mia cucina, la tinca, la carpa, il lavarello, addirittura il pesce gatto: un pesce di fondale, difficile da rendere appetibile e piacevole – al naturale ha un sentore di fango, va elaborato per risultare gradevole. Con piacere posso dire infatti che il piatto di pesce gatto e kiwi è uno dei più apprezzati nel menu Only Fish».

    «Un accostamento che produce l’“effetto wow”, senza dubbio, ma che è anche sostenuto da una filosofia che dovrebbe essere comune: evitare di sfruttare risorse che non si rigenerano allo stesso ritmo con cui vengono consumate.
    Ci racconteresti più da vicino i tuoi menu, facendoci qualche esempio dei piatti più graditi ai clienti?»

    «La semplicità l’ha vinta su tutto. Uno dei piatti più apprezzati è l’Altra Amatriciana o, detta all’inglese, “my Amatriciana is different”: il gusto è quello che ci si aspetterebbe, ma la presentazione della ricetta è inusuale. Si tratta infatti di un piatto di ravioli in cui il guanciale affumicato costituisce una crema gustosa. Non è quindi un fantomatico ingrediente segreto a far sì che un piatto riesca, ma la presentazione di qualcosa di noto sotto mentite spoglie, in un certo senso. Giocare sulle aspettative vuol dire conoscerle bene, soddisfarle e allo stesso tempo disattenderle, espediente che funziona sia con la clientela italiana che con quella internazionale più consapevole di ciò che presentiamo».

    «Che rapporto c’è con la brigata, alla Vecchia Malcesine?»

    «I ragazzi che lavorano qui per fare esperienza vogliono trovare un trampolino di lancio da cui partire per avviare la loro carriera. Per questo i miei collaboratori sono sempre giovani e il turnover è frequente. Va tenuto presente che l’età non è indice di inesperienza, anzi: se mi assento per qualsivoglia motivo, so sempre che il ristorante funziona, che tutto procede senza intoppi nella routine di sala così come in cucina. I ritmi di lavoro sono flessibili, con due giorni di pausa ogni settimana, cosa che serve per creare un sistema di qualità del lavoro: non m’interessa la pura presenza sul posto, voglio che ci sia entusiasmo, che si possa dialogare in modo attivo e costruttivo, dinamico. Senza mai urlare o alzare i toni – non è mai servito per ottenere risultati migliori».

    «Per concludere, lascerei al lettore qualche aneddoto curioso sulla vita del ristorante, che si potrebbe benissimo definire come il luogo dove s’immortalano le più varie fotografie dell’umanità: ci sono episodi divertenti o significativi che ti piacerebbe condividere con noi?»

    «Sicuramente il ristoratore viene a contatto con personalità, caratteri, opinioni, preferenze e gusti diversi gli uni dagli altri, ma alcuni episodi ricorrenti accadono sempre. Per esempio, talvolta capita che il cliente voglia dare un suo suggerimento sulla cucina pur non essendo del mestiere, senza tenere conto delle competenze altrui: in questi casi non sempre rispondo a tono, ma assecondo le idee che mi vengono presentate… almeno a parole. L’importante, come dicevo anche poco fa, è che l’ospite sia soddisfatto, anche di una risposta accondiscendente data dallo chef. Non tutti i suggerimenti, poi, finiscono nel calderone delle idee da dimenticare, ci mancherebbe: il confronto con persone dal palato raffinato è sempre arricchente, ci sono clienti che visitano locali d’alto livello e hanno sviluppato una competenza pur non essendo del mestiere. Tutto può succedere, ed essere aperti a nuove prospettive è fondamentale».

    Vi invitiamo dunque a far seguire alla lettura una gita in loco, per visitare il Garda e, con l’occasione, godervi la cucina stellata dello chef Leandro Luppi: tra l’incanto del lago e le note di dolcezza con cui si potrà chiudere la vostra degustazione (magari con zabaione e biscotti), sarà un’esperienza da ricordare per sempre.

     

    Intervista a cura di Chiara Tomasella