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Vecchia Malcesine

LOCALE N. 436

Via Pisort, 6 - Malcesine - VR

COPERTO MEDIO: più di 80 €

Vecchia Malcesine
Vecchia Malcesine Vecchia Malcesine
Vecchia Malcesine
Vecchia Malcesine
Entrare alla Vecchia Malcesine significa varcare un limite: l'autore Marc Augà© lo definirebbe un 'nonluogo', in cui lo spazio è in stretto rapporto con gli individui e il tempo perde di importanza. 

Vecchia Malcesine

PROMO PER SOCI - PRIMA VOLTA

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PROMO PER SOCI - SUCCESSIVE VOLTE

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Promo valide la prima volta Promo 10% sul menù degustazione Ristorante premiato nelle precedenti edizioni Rinomato per specialità a base di pesce d'acqua dolce Menù per intolleranze alimentari Menù vegetariano Proposta di cibi per persone vegane Ricerca e prevalente utilizzo di ingredienti locali Ampia carta dei vini Mescita di vini ricercati a bicchiere Menù in inglese o personale che parla altre lingue Serate romantiche Salette private disponibili Servizi per diversamente abili Servizio di connessione internet gratuito per i possessori di dispositivo portatile in sala All'aperto o veranda attrezzata Vista panoramica Locale climatizzato Ammessi i cani al guinzaglio Locale indicato con abbigliamento appropriato, dress code raffinato Gelato gourmet salato o dolce

Il ristorante si trova in una superba posizione panoramica sul Lago di Garda, nel centro di Malcesine, raggiungibile con un breve tratto a piedi da Piazza Statuto, perciò vi consigliamo di lasciare l'auto nel centrale parcheggio del Comune. L'ambiente è originale e ricco di particolari di design, luminoso e colorato, eclettico come la personalità dello Chef Patron Leandro Luppi.

Entrare alla Vecchia Malcesine significa varcare un limite: un luogo tipico della letteratura dell'autore Marc Augé, in cui lo spazio è in stretto rapporto con gli individui e il tempo perde di importanza. Questo rapporto è il 'gusto' e a voi basterà solo mettervi in ascolto delle emozioni che la cucina di Leandro saprà trasmettervi ...e il tempo perderà di importanza!

La carta è attenta alle materie prime, proponendo piatti innovativi e prodotti del territorio rivisitati secondo la stagione. Iniziate da "il nostro cocktail di gamberi e scampi" o dalla "carbonara di lago". Continuate con gli spaghettoni scampi e liquirizia, oppure il risotto ai finferli e gorgonzola. Non perdetevi la spigola, pomodoro, origano, ricotta, oppure lasciate fare allo Chef con uno dei suoi menù degustazione: 5que, 7te, 9ve e 5que dall'orto. Se preferite la carne provate la "Pluma e Lago". Per finire in dolcezza chiedete consiglio a Leandro, che saprà ulteriormente sorprendervi!

La carta vini è ricca di proposte da tutto il Belpaese e francesi, con particolare attenzione al territorio.

Riccardo consiglia

  • "Fake tomato!" o la "carbonara di lago"
  • Trota, nocciola, liquirizia, oppure fusilli, aglio, olio, clorofilla, gamberi
  • "Capriolo, 'nduia", oppure rombo & topinanbur
  • ...aspettando il dessert, e "il dolce"

PROMO NON VALIDE

festività

COPERTI

Interni: 35 / Esterni: 35

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MEDIA DELLE VOTAZIONI

Vecchia Malcesine

  • QUALITÀ E CURA DEI PIATTI 5 / 5.0
  • LIVELLO DEL SERVIZIO 5 / 5.0
  • AMBIENTE E SALA 5 / 5.0
  • QUALITÀ / PREZZO 4 / 5.0
  • VOTO MEDIO 4.8 / 5.0
 
 
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COMMENTI DEI SOCI

COMMENTI DEI SOCI

  • Andrea L. 29/08/2017

    Una serata Stellare

    Se entri alla Vecchia Malcesine non ti aspetta una "semplice" cena, ma una vera e propria esperienza sensoriale in una location da sogno che si affaccia sul Lago. I piatti del menù Lake Garda sono tutti di assoluta qualità: dalla Trota nascosta nell'orto al Salmerino animelle, hummus, con punte di eccellenza assoluta per la Carbonara di lago (da sempre l'asso nella manica...

  • Luca C. 30/09/2016

    Ogni portata era deliziosa!

    Ristorante che conferma tutte le nostre aspettative positive. Servizio professionale ed attento. Cibo all'altezza della stella michelin. Abbiamo scelto entrambi il menù degustazione vegetariano (menù dell'orto). Ogni portata era deliziosa: ricordo tra le 6 portate l'ottimo carpaccio bugiardo (dove bisognava indovinare l'ingrediente) e il "non è un...

EVENTI

  • Intervista a Leandro Luppi, chef patron della Vecchia Malcesine
    01/08/2023

    Intervista a Leandro Luppi, chef patron della Vecchia Malcesine

    Intervista a Leandro Luppi, chef patron della Vecchia Malcesine

    Il panorama gardesano vanta da sempre il favore del clima, la ricchezza della biodiversità, la meraviglia dei paesaggi che circondano il lago e l’atmosfera vacanziera che qui si respira soprattutto nei mesi estivi. Ai doni che la Natura ha dato al Garda si aggiungono anche i frutti dell’ingegno umano nel campo dell’enogastronomia, dove le materie prime locali vengono valorizzate e rese protagoniste di piatti dal sapore indimenticabile, ideati per rimanere in bilico fra la nostalgia del noto e del tradizionale e l’ebbrezza dell’innovazione, della scoperta. Pranzare o cenare alla Vecchia Malcesine significa questo: incontrare il Garda a tavola, lasciandosi stupire dalle portate dei menu Qcina e Classcs.

    «Com’è nato tutto questo, Leandro? Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della cucina?»

    «Conoscevo un ragazzo che faceva il cuoco all’interno delle navi da crociera, mi affascinava l’idea di viaggiare e visitare il mondo per lavoro. All’epoca non esistevano ancora i ristoranti d’alta classe da avere come modello, perciò ho scelto di frequentare l’alberghiero senza un’idea precisa di quello che sarebbe accaduto in seguito. Negli anni ’80 ho aperto il mio primo ristorante, da lì ho costruito passo passo le mie esperienze fino ad arrivare alla stella Michelin: non avendo dei parametri da consultare non ti saprei nemmeno dire che cosa sia stato ritenuto meritevole di questo riconoscimento, per cui lo interpreto a modo mio, come un’attestazione di valore rivolta al lavoro che qui facciamo a tutto tondo. Valutare il singolo piatto sarebbe riduttivo, no? La passione, la dedizione, l’impegno ci hanno portato a mantenere la stella per vent’anni, ma quello che facciamo di giorno in giorno è semplicemente cercare di soddisfare i nostri clienti. Se non mettessimo loro al primo posto, non avremmo modo di parlare d’altro».

    «Quali sono le sfide della contemporaneità che il ristorante si trova ad affrontare?»

    «Una tra le più impellenti è la crisi legata al clima, che modifica anche i sapori degli ingredienti con cui lavoriamo. La qualità dei prodotti è diversa: anche solo trovare un pomodoro che profumi di pomodoro è ormai diventato difficile. I tempi di maturazione della frutta e della verdura si sono alterati, l’intensità del gusto non è più la stessa, ci sarebbero molte considerazioni da fare in proposito. Credo che occorra una risposta globale per far fronte a questo tipo di criticità, ma anche il singolo ha il potere di chiedere un cambiamento: non utilizzare sempre le stesse materie prime, non voler mangiare sempre le stesse poche cose, espandere i propri orizzonti. Personalmente ho cercato di valorizzare il pesce d’acqua dolce nella mia cucina, la tinca, la carpa, il lavarello, addirittura il pesce gatto: un pesce di fondale, difficile da rendere appetibile e piacevole – al naturale ha un sentore di fango, va elaborato per risultare gradevole. Con piacere posso dire infatti che il piatto di pesce gatto e kiwi è uno dei più apprezzati nel menu Only Fish».

    «Un accostamento che produce l’“effetto wow”, senza dubbio, ma che è anche sostenuto da una filosofia che dovrebbe essere comune: evitare di sfruttare risorse che non si rigenerano allo stesso ritmo con cui vengono consumate.
    Ci racconteresti più da vicino i tuoi menu, facendoci qualche esempio dei piatti più graditi ai clienti?»

    «La semplicità l’ha vinta su tutto. Uno dei piatti più apprezzati è l’Altra Amatriciana o, detta all’inglese, “my Amatriciana is different”: il gusto è quello che ci si aspetterebbe, ma la presentazione della ricetta è inusuale. Si tratta infatti di un piatto di ravioli in cui il guanciale affumicato costituisce una crema gustosa. Non è quindi un fantomatico ingrediente segreto a far sì che un piatto riesca, ma la presentazione di qualcosa di noto sotto mentite spoglie, in un certo senso. Giocare sulle aspettative vuol dire conoscerle bene, soddisfarle e allo stesso tempo disattenderle, espediente che funziona sia con la clientela italiana che con quella internazionale più consapevole di ciò che presentiamo».

    «Che rapporto c’è con la brigata, alla Vecchia Malcesine?»

    «I ragazzi che lavorano qui per fare esperienza vogliono trovare un trampolino di lancio da cui partire per avviare la loro carriera. Per questo i miei collaboratori sono sempre giovani e il turnover è frequente. Va tenuto presente che l’età non è indice di inesperienza, anzi: se mi assento per qualsivoglia motivo, so sempre che il ristorante funziona, che tutto procede senza intoppi nella routine di sala così come in cucina. I ritmi di lavoro sono flessibili, con due giorni di pausa ogni settimana, cosa che serve per creare un sistema di qualità del lavoro: non m’interessa la pura presenza sul posto, voglio che ci sia entusiasmo, che si possa dialogare in modo attivo e costruttivo, dinamico. Senza mai urlare o alzare i toni – non è mai servito per ottenere risultati migliori».

    «Per concludere, lascerei al lettore qualche aneddoto curioso sulla vita del ristorante, che si potrebbe benissimo definire come il luogo dove s’immortalano le più varie fotografie dell’umanità: ci sono episodi divertenti o significativi che ti piacerebbe condividere con noi?»

    «Sicuramente il ristoratore viene a contatto con personalità, caratteri, opinioni, preferenze e gusti diversi gli uni dagli altri, ma alcuni episodi ricorrenti accadono sempre. Per esempio, talvolta capita che il cliente voglia dare un suo suggerimento sulla cucina pur non essendo del mestiere, senza tenere conto delle competenze altrui: in questi casi non sempre rispondo a tono, ma assecondo le idee che mi vengono presentate… almeno a parole. L’importante, come dicevo anche poco fa, è che l’ospite sia soddisfatto, anche di una risposta accondiscendente data dallo chef. Non tutti i suggerimenti, poi, finiscono nel calderone delle idee da dimenticare, ci mancherebbe: il confronto con persone dal palato raffinato è sempre arricchente, ci sono clienti che visitano locali d’alto livello e hanno sviluppato una competenza pur non essendo del mestiere. Tutto può succedere, ed essere aperti a nuove prospettive è fondamentale».

    Vi invitiamo dunque a far seguire alla lettura una gita in loco, per visitare il Garda e, con l’occasione, godervi la cucina stellata dello chef Leandro Luppi: tra l’incanto del lago e le note di dolcezza con cui si potrà chiudere la vostra degustazione (magari con zabaione e biscotti), sarà un’esperienza da ricordare per sempre.

     

    Intervista a cura di Chiara Tomasella

  • cena a 6 mani
    27/10/2022

    cena a 6 mani

    La famiglia Callegari, presso la Vecchia Sorni di Lavis (TN), presenta la prima serata evento dedicata al gusto e alla cucina creativa: “Cena a 6 mani”. Il 27 ottobre questa cena evento per lasciarsi amare dalla passione e la cura del cibo in collaborazione con Leandro Luppi del ristorante Vecchia Malcesine, Giuseppe Asaro, concludendo con la dolcezza artistica di Manuel Marzari, brindando con gli abbinamenti vini di Michele Girelli. La cucina propone:

    • - Il benvenuto della cucina;
    • - A.C.A.B (All Cabbage are Bastard) (Leandro Luppi);
    • - Battuta di Struzzo, nocciole, caprino e garum (Giuseppe Asaro);
    • - Lasagnetta di Mare (Giuseppe Asaro);
    • - L’altra Amatriciana (Leandro Luppi);
    • - Pomodoro nero, aglio dolce, Lavarello (Leandro Luppi);
    • - Piccione Scomposto, zucca e Marsala (Giuseppe Asaro);
    • - Marshmallow ghiacciato;
    • - Mela, Nocciola, Caramello al limone (Manuel Marzari).
    Costo della cena 90 euro bevande escluse. Abbinamento Vini 7 calici 30 euro. Per info e prenotazioni chiamare il numero 0461 870541.

  • corso e degustazione con leandro luppi
    03/12/2019

    corso e degustazione con leandro luppi

    Chef-Patron del Ristorante Stellato Vecchia Malcesine, Leandro Luppi è eclettico, istrionico, trascinatore, innovatore e precursore. Di origine altoatesina, ha saputo da subito interpretare le materie prime del territorio lacustre, mantenendo fede al suo personale approccio creativo. Non gioca con le sfumature dei sapori ma va deciso per la sua strada. Senza Mediazioni. Verso un impatto deciso e coerente. È un'impronta molto personale la sua, che dal 2004 ad oggi gli ha portato la Stella Michelin. Martedì 3 dicembre presso DEEP CUCINA A VISTA di Verona, un imperdibile incontro di cucina con degustazione a seguire con lo Chef LEANDRO LUPPI che per l'occasione ha elaborato un menù ad hoc. Tutti i partecipanti al corso assisteranno alla realizzazione di 5 piatti, che poi degusteranno con l'accompagnamento di un vino:

    • - Insalata di razza e cotechino;
    • - Risotto scampi e liquirizia;
    • - Spigola all'amatriciana;
    • - Lattuga tartufo e caramello salato;
    • - Torta di carote 2.0
    L'evento sarà ospitato dal locale DEEP CUCINA A VISTA, Via del Pontiere, 27 Verona. Il costo della serata è di 65 comprensivo di degustazione e vino. Per info e iscrizioni contattare: Paola Anti al numero 336 285583.

  • Le Beccherie ospita i grandi Chef d'Italia
    12/04/2017

    Le Beccherie ospita i grandi Chef d'Italia

    Parte dal Lago di Garda la rassegna dedicata agli chef “stellati”, premiati dalla Guida Rossa Michelin, che porterà nello storico locale di Treviso, Le Beccherie, la grande ristorazione. Ospite della prima serata, mercoledì 12 aprile, Leandro Luppi della Vecchia Malcesine, che interpreterà i prodotti del Lago in un menù gourmet dedicato a chi ama la grande cucina e lo farà con piatti degni di veri e propri colpi di scena. Quaranta i posti disponibili per l’evento di apertura di una rassegna che di mese in mese vedrà le porte de Le Beccherie aprirsi ai grandi della ristorazione italiana e non solo, con una proposta accattivante e completa, dall’antipasto al dolce, alla portata di tutte le tasche. Ai vari chef che si alterneranno ai fornelli verrà lasciata carta bianca circa i piatti da presentare in tavola, con una sola richiesta: tra le portate deve essere presente anche il Tiramisù, in omaggio al dessert codificato per la prima volta proprio qui, grazie all’abilità culinaria di Alba Campeol, ai tempi titolare del locale. Luppi, ad esempio, presenterà il Tiramisù in antipasto. Il menù:

    • - Baccalà mantecato, castradure marinate e carta musica;
    • - Volevo un Tiramisù ....;
    • - Risotto all’acqua di mare mantecato ai pistacchi, battuta di scampi, nero di seppia e purea di verdure;
    • - Salmone, cremoso di fegatini, mela e zenzero;
    • - Rape rosse, yogurt, terra di cacao;
    Il costo della serata è di 85€ a persona, comprensivo dei vini abbinati alle singole portate. Per info e prenotazioni 0422.540871.

  • IMAF Chef's Cup 2014 a Venezia per la 6° tappa
    07/03/2014

    IMAF Chef's Cup 2014 a Venezia per la 6° tappa

    Stasera faremo il tifo, che vinca il miglior chef, alla 6° tappa della IMAF CHEFS' CUP, che avrà luogo venerdì 7 marzo '14 a Venezia presso il Rstorante Antinoo’s, Centurion Palace. I nuovi protagonisti della competizione ideata da Rossella Canevari, saranno Luca Marchini (Ristorante L’Erba del Re - Modena) e Leandro Luppi (Ristorante Vecchia Malcesine - Malcesine, Lago di Garda). Percorsi e approggi gastronomici diversi ma obbiettivi simili, che li hanno portato a distinguersi e meritare il successo. I due chef dovranno sfoggiare tutte le loro migliori risorse per battere la coppia attualmente in carica, formata da Angelo Troiani e Giulio Terrinoni. Il menù dovrà ispirarsi al film "Il Grande Gatsby", tratto del bellissimo romanzo omonimo di Francis Scott Fitzgerald. Ed ecco le ricette al centro delle performance: "Spaghetti al Gin Tonic" e "Crema di cavolfiore" rispettivamente di chef Luppi e di chef Marchini. Due piatti che verranno assaggiati dal pubblico in sala e da una giuria di esperti del settore, giornalisti e blogger del mondo enogastronomico, questi ultimi chiamati a votare secondo quattro parametri prestabiliti. In aggiunta alle due delizie gastronimiche che prenderanno vita dai cooking show della coppia di chef stellati in gara, il menù della serata vanterà anche una serie di specialità proposte dallo chef resident del Ristorante Antinoo's, Massimo Livan e un dolce d'eccezione cucinato a quattro mani da Giulia Stefanin e Sandro Masci di Les Chefs Blancs.