Questo ristorante prende il nome dal mulino originario del 1520 che è ancora in movimento; l'ambiente è formato da più stanzette, intime e dotate di caminetto o stufa, ognuna caratteristica a modo suo, per le numerose stampe e i tanti oggetti dell'epoca contadina.
D'estate è possibile cenare in riva al laghetto e passeggiare nel frutteto, il brolo, fino al giardino che conserva oltre un centinaio di erbe aromatiche utilizzate in molte delle preparazioni della famiglia Boschetto. Durante l'anno vengono organizzate alcune feste a tema : in maggio l'apertura annuale dell'orto officinale è festeggiata con una cena all'aperto a tema erbe e fiori, in ottobre non perdete la cena dei frutti dimenticati e della tradizione, mentre in gennaio il premio "Bastian Contrario" con cena al "rovescio".
Originale anche la carta del menù tradizionale e stagionale che ricerca piccole produzioni locali, spesso De.Co. ovvero valorizzate da denominazioni comunali. Vi consigliamo di iniziare dalla degustazione di sopresse vicentine o dalla Crema di Pastinaca con carota bianca De.Co, gamberi al bacon e pistacchio. Degni di nota i Ravioloni ripieni con prodotti di stagione come i funghi, la zucca o il radicchio. Tra i secondi ricordiamo la tradizionale e antica ricetta del lesso che trova la sua massima espressione nel “Cappon in Canevera” oppure la Guancetta morbida cotta nel mosto di Clinto con cornette in “tecia”. E’ disponibile un menù dedicato ai vegani con la presenza di piatti "ViVe" cioè vicentini vegani ad esempio"come un baccalà alla vicentina" a base di topinambur oppure la "putana" in versione vegana.
Festività, San Valentino Interni: 100 / Esterni: 60Riccardo consiglia
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