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La Posata Bianca

LOCALE N. 418

Piazza Caduti 30 - Abano Terme - PD

COPERTO MEDIO: 50 - 65 €

La Posata Bianca
La Posata Bianca La Posata Bianca
La Posata Bianca
La Posata Bianca
 

La Posata Bianca

PROMO PER SOCI - PRIMA VOLTA

  LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
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Promo valide la prima volta Rinomato per specialità di carne Rinomato per specialità di pesce Menù in inglese o personale che parla altre lingue Serate romantiche Salette private disponibili Servizi per diversamente abili Servizio di connessione internet gratuito per i possessori di dispositivo portatile in sala All'aperto o veranda attrezzata Locale climatizzato Gelato gourmet salato o dolce Caminetto acceso in sala nella stagione fredda

Suggestivo e romantico ristorante nel centro di Abano, ideale per una trasferta gourmet nella nota cittadina termale. Ci sono due ambienti che vi consigliamo di scegliere in fase di prenotazione, la prima Shabby Chic con decorazioni sbiancate e la grande stube in maiolica. La seconda più calda e minimale, con travi in legno naturale spazzolato e tavoli con un tovagliato essenziale, con quella sensazione di baita raffinata.

L’accoglienza in sala è calorosa, mentre la cucina è unica, caratterizzata da competenza tecnica e interessanti abbinamenti. Piatti più moderni che tradizionali, sempre con grande cura dei dettagli che fanno la differenza nei sapori e nella presentazione del piatto. Data la materia prima altamente selezionata, noi vi consigliamo di iniziare il pasto con scampi crudi abbinati a un cous cous al nero di seppia e maionese delicata al curry oppure proseguite con una calamarata al baccalà mantecato, crema ai peperoni rossi e polvere di olive nere. Presenti anche alcuni piatti di carne, come il filetto di manzo al fondo bruno con battuta di olive verdi e scarola scottata. C’è sempre attenzione alla stagionalità degli ingredienti, ad esempio in autunno provate le castagne al forno servite assieme all’uovo morbido 65° su crema di porcini, con tartufo nero e crumble di nocciole.

Sapori bilanciati e ingredienti a contrasto, ad esempio assaggiate il tonno marinato alla soia e scottato in crosta di sesamo, fagiolini freschi e prugne in agrodolce. Non dimentichiamo una certa sostanza dei piatti, in questo caso vale la pena di provare la coscia di faraona arrostita con salsa di nocciole, mozzarella di bufala e funghi cardoncelli. Infine lasciatevi tentare dai dessert, l’illusione di uovo al tartufo o il sogno di namelaka al cioccolato fondente vi sorprenderanno. La carta dei vini è curata con etichette del territorio, dai Colli Euganei a selezionate bottiglie da tutto il Belpaese.

Riccardo consiglia

  • Scaloppa di foie gras con salsa al mango, spinacine, cipolla di tropea e brioche salata
  • Tortelli fatti in casa con pappa di zucchine alla menta, pecorino e salsa allo zafferano
  • Piovra scottata con salsa bbq, zucchine grigliate e rocher di caprino alle mandorle
  • Sorpresa di Tiramisù o la piccola biscotteria con crema chantilly

PROMO NON VALIDE

Festività, San Valentino

COPERTI

Interni: 40 / Esterni: 12

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MEDIA DELLE VOTAZIONI

La Posata Bianca

  • QUALITÀ E CURA DEI PIATTI 5 / 5.0
  • LIVELLO DEL SERVIZIO 5 / 5.0
  • AMBIENTE E SALA 5 / 5.0
  • QUALITÀ / PREZZO 4 / 5.0
  • VOTO MEDIO 4.8 / 5.0
 
 
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COMMENTI DEI SOCI

COMMENTI DEI SOCI

  • Chiara T. 24/07/2022

    La Posata Bianca

    Entrare in un ristorante dovrebbe sempre voler dire trovare un'accoglienza calda e solare, del cibo di qualità preparato con amore e un ambiente curato, dove ci si senta a proprio agio: "La Posata Bianca", grazie alla sua chef Mariana Epure, è tutto questo e molto di più. Per chiunque sia in visita ad Abano Terme, una tappa in questo locale è d'obbligo! Una...

  • Lisa B. 03/01/2022

    Ottimo ma...

    Qualità e cibo molto buono,ad un prezzo caro (anche troppo).

EVENTI

  • Intervista a Mariana Epure, Lady Chef del ristorante “La Posata Bianca” di Abano Terme
    02/08/2022

    Intervista a Mariana Epure, Lady Chef del ristorante “La Posata Bianca” di Abano Terme

    Incontrare Mariana significa essere avvolti da un turbine di entusiasmo ed energia.

    Genuina, solare e propositiva, l’executive chef del ristorante La Posata Bianca sa conquistare e incantare ogni visitatore con i suoi modi spigliati e appassionati, stupendo i commensali tanto con il suo brio quanto mettendo in tavola piatti eccezionali sia per l’occhio che per il palato.

    Nata a Bucarest nel 1986, Mariana si trasferisce in Italia diciotto anni più tardi, innamorandosi della cucina locale grazie ad un piatto gourmet di spaghetti al pomodoro: una porzione perfetta che le rimane tutt’oggi nella mente e nel cuore. Poco più tardi si avvicinerà al mondo della ristorazione, lavorando come lavapiatti e inaugurando così un percorso di carriera velocissimo e brillante.

    Prima di qualsiasi domanda, però, Mariana mette davanti a sé il proprio staff, presentandoci con orgoglio i propri collaboratori Elena Cirilli e Karim Salah, che con lei svolgono un tirocinio d’eccellenza.

    Elena, Karim: com’è lavorare accanto a Mariana?

    In cucina c’è un’atmosfera serena e distesa. In altri luoghi di lavoro la frenesia prende il sopravvento, si alzano i toni, è facile arrabbiarsi gli uni con gli altri e trovare all’ordine del giorno scontri e conflittualità. Qui, invece, fare un errore significa imparare e trovare sempre un confronto pacato per poter migliorare.

    Le tensioni servono soltanto a creare caos, mentre la cucina per Mariana è un vero e proprio laboratorio di chimica, da mantenere pulito e ben organizzato perché tutto fili liscio. Le preoccupazioni della vita di tutti i giorni devono rimanere fuori dalla porta del ristorante, non devono pesare sul cliente: chi entra qui deve trovare un ambiente in cui rasserenarsi e stare bene, anche quando le giornate dello staff non sono le migliori! Questo è possibile solo se chi gestisce la cucina mantiene la calma e risolve gli imprevisti senza trasformarli in sensi di colpa per chi sbaglia.

    Qui alla Posata Bianca ci sentiamo come una piccola famiglia che accoglie i commensali con ospitalità.

    E Mariana è una mamma anche nel vero senso del termine. Quant’è difficile conciliare l’attività lavorativa con la vita privata, per te?

    Molto. Avrei bisogno di giornate lunghe quaranta ore per poter fare davvero tutto come vorrei.
    Sapendo che un giorno ne dura ventiquattro, però, mi organizzo per non perdere nemmeno un secondo del mio tempo. Quando una giornata finisce, ho bisogno di sentire che mi ha lasciato qualcosa dentro, che è stata piena e soddisfacente: solo così mi sento appagata. I miei ritmi sarebbero insostenibili per altre persone, ma per me sono una continua linfa di vita.

    Edoardo, mio figlio, a volte mi chiama “chef” al posto che “mamma”, a testimonianza del fatto che la mia professione entra spesso e volentieri tra le mura di casa, e all’inizio della mia carriera monopolizzava forse i miei orizzonti. Adesso, a 36 anni, penso che ciascuno si debba concedere delle gratificazioni che vadano oltre il lavoro, per trovare compiacimento anche in altri campi e tornare con più grinta in cucina o a casa, senza perdere le opportunità che ci dà il mondo.

    Adoro viaggiare, sperimentare nuovi sport, partecipare ad eventi di degustazione, ballare il valzer viennese e insegnare la buona cucina: penso a ciascuna di queste attività come ad un ingrediente con cui “preparo” la mia vita. Un solo sapore sarebbe monotono, no?

    Assolutamente. Ti sei mai sentita invidiata per i numerosi traguardi raggiunti?

    Sì, mi è successo talvolta. È importante però dare peso soltanto al parere delle persone che stimiamo, che ci spingono a ripensare a quello che facciamo con uno spirito costruttivo: sarebbe inutile dedicare attenzione a chi non la merita. Ci sono persone che vedono soltanto la superficie e non considerano gli sforzi fatti per trovare il giusto equilibrio e arrivare ad essere in sintonia con i propri ritmi, forse da questo nasce l’invidia.

    Se dovessi dare un consiglio ad un giovane chef, probabilmente lo inviterei a costruirsi la sua strada, a non aspettarsi da terzi una gratificazione ma a spendersi per creare da sé un modo per sentirsi appagato e realizzato. Le altre soddisfazioni arriveranno di conseguenza.

    Per concludere l’intervista vorrei chiederti: quali sono state le tue più grandi soddisfazioni in campo professionale?

    Potrei citarti il trofeo vinto al concorso della Federazione Italiana Cuochi, ma i traguardi più importanti per me riguarderanno sempre i rapporti umani. Veder tornare turisti che da ogni parte d’Italia e del mondo raggiungono le terme di Abano e visitano di nuovo La Posata Bianca vale moltissimo per me, significa avergli lasciato un ricordo positivo e un’emozione nell’animo.

    Due anni fa, poi, ho avuto il piacere immenso di incontrare di persona Nadia Santini, chef stellata del ristorante mantovano Dal Pescatore. Sono stata a mangiare nel suo locale insieme ai miei figli e potermi confrontare con un’altra donna chef è stato preziosissimo: per me lei è un modello inimitabile, sia nell’ambito lavorativo che per le doti umane. Se mai dovesse arrivare una stella Michelin anche a me, desidererei soltanto rimanere la Mariana Epure che sono adesso, mantenere la semplicità e la dolcezza che ho visto in Nadia quel giorno.

    Sappiamo già che sarà così. Grazie per il tuo tempo e… Consigliamo ai lettori una visita alla Posata Bianca per conoscere di persona la tua cucina.

     

    Intervista a cura di Chiara Tomasella

  • profumo di mare
    14/12/2021

    profumo di mare

    Menù degustazione pensato per la serata dalla talentuosa chef Mariana Epure, vincitrice del Premio Giovane Emergente per Ristoranti Che Passione e del Premio nazionale Lady Chef. Brindisi iniziale con FONGARO a Metodo Classico con entreè di benvenuto della Chef: vellutata di topinambur a latte e cozze Mitilla con i suoi crostini ai cinque cereali. Tutto il pesce è selezionato da Fishbroker e il Riso è della premiata Riseria Cremonesi. Menù:

    • - Crocchetta di baccalà con la coulis di lamponi;
    • - Filetti di alici marinate all'aceto di mele, menta al bergamotto, estratto di succo di melagrana e cialda alla zucca tostata;
    • - Sarde in tris di cipolla caramellata in agrodolce e polentina morbida al profumo di basilico;
    • - Risotto Cremonesi alle vongole veraci, sfumato al durello FONGARO, zeste lime e clorofilla di erba Luigia;
    • - Trancina in olio cottura, crema di patate novelle profumate al timo limone, pistilli di zafferano, fumetto di pesce e salicornia;
    • - Semifreddo al bergamotto, coulis di mandarino e il suo crumnble al cioccolato;
    Tutto espresso, cucinato con tanto amore, passione e rispetto degli ingredienti. Soli 50 con bicchiere di benvenuto FONGARO a Metodo Classico, etichetta Gran Cuveè grigia. Prenotazioni 049 810 800 o