Definire Gustificio non è semplice, perché è un nuovo concept oltre che un ristorante, proviamo iniziando a descriverlo: giovanile, luminoso, pop, immediato, polifunzionale per le diverse situazioni di gusto…che gusto! L’ospitalità e la tradizione enogastronomica, sostiene il patron Andrea Poli è “come una volta, oggi” ovvero riabilita il fascino delle locande d’un tempo, sempre aperte, dalla colazione con la pasticceria interna, al pranzo e alla cena, con tante proposte per tutti, dalla pizza gourmet a piatti più raffinati, di sostanza e contemporanei, con materia prima selezionata e conoscenza dei fornitori. Andrea è un vero locandiere e la struttura ha anche delle stanze, sopra a quest’ampia sala minimale e al giardino estivo.
Originale l’approccio al mondo delle carni, grazie a Xoven e braci d’ulivo, con una carta geografica mondiale che illustra la provenienza delle diverse pezzature e relative frollature, dai 28 ai 120 giorni per la dry age, dal Wagyu giapponese ai Ciack Roll italiano. Iniziate proprio dalla battuta di Wagyu con panettone gastronomico alla brace per un antipasto originale e proseguite con la pasta fatta in casa, come il tortello di coda di bue brasata, tartufo nero e glassa al grana padano. Anche qualche piatto di mare alla brace, come le seppie con melograno e radicchio di campo. Tra le pizze gourmet molti gli ingredienti locali, come il grana padano DOP di Gazzo, il tartufo nero dei Colli Berici, la burrata DOP di Adria, le patate di Rotzo, ecc…
Buone proposte nella carta vini, sia a bicchiere che bottiglie, prevalentemente certificate biologiche e vini naturali, numerose le etichette del territorio più qualche Champagne.
Riccardo consiglia
- Battuta di Wagyu o il flan di zucca di melara, crema di caprino e castagne
- Tortello alla coda di bue brasata o bavette integrali km 5 e vongole affumicate
- Carni e i pesci dalla brace gourmet, numerosi i tagli da tutto il mondo
- Pizze della casa o la parmigiana sbagliata
PROMO NON VALIDE
Festività, San Valentino
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Interni: 80 / Esterni: 40