L'ambiente che si trova in questo locale è singolare, vicino al parcheggio di Piazza Burchiellati, è moderno e minimalista, ma al tempo stesso confortevole e caldo con molto legno a vista, dagli sgabelli realizzati da tronchi d'albero, ai tavoli grezzi, il tavolato del pavimento e ancora le travi sbiancate del soffitto. In equilibrio vivono qui più realtà per un'offerta completa, dal ristorante alla gastronomia, passando per la ricerca di Davide Croce sui lievitati e la caffetteria con tanti dolci.
Immaginiamo una bilancia ideale tra la tradizione e la ricerca gastronomica, in cui l'ago si ferma sull'autenticità della cucina, dei prodotti presentati puri, selezione continua dello chef, costante equilibrio tra le pizze gourmet ed il menù del ristorante. A pranzo il bistrot ripropone sapori della tradizione preparati secondo le moderne conoscenze. La ricerca culmina nella cena nel ristorante, ad esempio iniziate dal pomodorino che non c’è, realizzato con tartare di scampi, servito con lime, zenzero e basilico, tutto a sembrare un pomodorino. Troviamo sia crudi di pesce che fritti di mare, come i gamberoni avvolti in lardo e kataifi, con salsa al balsamico, praline di baccalà mantecato con cuore liquido di pil pil e alici farcite con caprino, impanate nel panko e caponatina. La pasta è stesa a mano, come i ravioli della casa e i cavatelli con vongole, cime di rapa, mazzancolle e marmellata di peperoncino. La cucina è attenta alle scelte alimentari di tutti e propone anche piatti vegetariani e vegani, ricercati e gustosi, come la crema di fagiolo con foie gras di ceci e sesamo nero, o gli spaghetti di zucchina e patata con pesto di rucola. Ci sono anche delle proposte di carne, come il maialino da latte croccante con purea di carota caramellata, carciofi e fondo al sambuco, oppure il polletto di Bresse e la gallinella, con crema di buratta e spuma di bagna cauda.
Nota di merito anche per i lievitati, in pala romana leggerissima o più raffinata, con cuore di burrata d’Andria, salmone norvegese affumicato, avocado e datterino ai sapori mediterranei. Per concludere in dolcezza vi consigliamo la degustazione ai 3 cioccolati: il gateau, il bignè ripieno e la terrina di cioccolato cremolata di agrumi. La carta dei vini è ricercata, in prevalenza etichette del Triveneto anche se troviamo proposte da tutto il Belpaese e dalla Francia.
Riccardo consiglia
- Pomodorino che non c’è, tartare di scampi condita con lime, zenzero e basilico
- Pasta stesa a mano, come i cavatelli e gli gnocchi, ripieni di fontina e scaglie di tartufo
- Piovra caramellata al Josper con crema di cece nero, panelle ed essenza di rosmarino
- Pizza gourmet come la Parmese, con burrata d’Andria e culatello di Zibello DOP
- Tiramisù Equilibri con crema al mascarpone e meringa, cioccolato ghiacciato e biscuit al caffè
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