Un ambiente caldo e accogliente, con il grande caminetto in pietra e le botti all’interno del locale, che sta crescendo con l’inserimento dei figli Alberto, Matteo e Giacomo, ai quali Serafino Baù e la moglie Michela son riusciti a trasmettere la passione per le cose genuine. La carta custodisce le tradizioni di famiglia da tre generazioni dal 1983, dalla pasta fatta in casa alle preparazioni più moderne, da enoteca con cucina a ristorante con piatti innovativi e un progetto legato alle bollicine o al vino d’autore.
La cucina degli chef Alberto e Matteo rivisita gli ingredienti della tradizione con nuove ricette ed abbinamenti, come il risotto carnaroli “pila vecia” reinterpretato con guanciale, scampi crudi sgusciati e polvere di the nero affumicato. Aderenza alla stagionalità dei prodotti, ad esempio iniziate da un tortino al carciofo su fonduta di formaggio e crudo di Sauris, oppure le fettuccine al tartufo. Immancabile la battuta di manzo Garronese o tra i primi, la pasta al ragù d’anitra oppure al musso.
Tra i secondi più originali il piccione con curry e il suo fondo, oppure scegliete i più tradizionali baccalà alla vicentina e spezzatino di cinghiale con polenta. I titolari sono molto presenti in sala, dal figlio Giacomo sommelier, allo stesso Serafino e a Michela che vi preparerà i dolci, assaggiate le sue prelibatezze!
La carta vini ha selezionate etichette del territorio con diverse biologiche e naturali, fino alle bollicine a tutto pasta, con un progetto di crescita, sia in Italia che Champagne.
Festività, San Valentino Interni: 55 / Esterni: 0Riccardo consiglia
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