Un raffinato ristorante frutto di una sapiente ristrutturazione di un palazzo storico, in Piazzetta Antonio Tirabosco. E' a pochi passi da Piazza Erbe e Corso Porta Borsari ed è ideale sia per una serata romantica che un pranzo gourmet, prima di una passeggiata tra i negozi più belli del centro cittadino. La sala è impreziosita da affreschi medievali conservati e al piano superiore c'è una bella distanza tra i tavoli presentati con un'eleganza sobria, attenta al servizio.
Il Campidoglio è condotto dal direttore Fabrizio Franzoi che, con la socia Samantha Ceraldi e lo Chef Jacopo Maria Bracchi, hanno dato vita a piatti con materia prima d'eccellenza, in prevalenza pesce di mare selvaggio. Una cucina di ricerca con piatti moderni, fatta di contrasti che colpiscono per l'immediatezza. La carta cambia con cadenza bisettimanale per essere aderente al mutare delle stagioni, mentre le carni sono veronesi, animali allevati allo stato brado. Numerose le cruditè di pesce ed è un punto di riferimento per tutti gli appassionati, come il carpaccio di scampi della Sardegna, maionese di ostrica,lime, caviale affumicato e nocciole. Tra gli antipasti caldi particolare attenzione allo shabu shabu di gallinella, radice di prezzemolo, funghi e brodo dashi.
E' sempre presente un risotto in omaggio al vialone nano veronese, come quello allo zafferano della Lessinia, midollo affumicato e ristretto all’anice stellato. Pasta fatta in casa, come gli gnocchi e i ravioli ad esempio con mousse di fegato di vitello, assoluto di cipolla, crosta di parmigiano e olio al prezzemolo. Tra le carni ricordiamo la porchetta di coscia d’agnello, con biete, purè di patate e tartufo nero uncinato. Tra i dolci la panna cotta al caffè di Gianni Frasi, caramello salato all’aceto balsamico, nocciole.
Ampia la carta vini, frutto di una sapiente ricerca di Fabrizio, che si presta anche ad abbinarli al bicchiere facendovi fare davvero un viaggio tra le molte cantine che ha visitato da sommelier.
Riccardo consiglia